Non sottovalutiamo gli effetti della legionella
Notizia degli ultimi giorni: “Allarme Legionella nel milanese,continua a salire il bilancio delle vittime”.
In quest’ultimo periodo i casi di legionella in Italia sono aumentati. Il veicolo di diffusione dell’infezione, che si può manifestare sia in forma di polmonite con tasso di mortalità variabile tra 10-15%, sia in forma febbrile extrapolmonare, è l’acqua.
Ma cos’è la legionella e quali sono gli ambienti a rischio?
È un batterio, che vive in acqua, a temperature comprese tra i 25 e i 55 gradi.
In Italia, mediamente, si registrano circa 1300 infezioni provocate da legionella, che è un piccolo batterio sottile che può dare origine ad una forma di polmonite che si manifesta dopo circa 5-6 giorni di incubazione. La legionellosi è una forma di polmonite che venne chiamata “morbo dei legionari” dopo che un’epidemia, nel 1976, venne contratta da 221 persone, con 34 morti e la cui fonte di contaminazione fu identificata nel sistema d’aria condizionata dell’albergo.
Esiste anche una forma meno grave detta Febbre di Pontiac, che può essere scambiata per una comune influenza, i cui sintomi sono tosse, mal di gola, dolori muscolari, diarrea e nausea.
Le legionelle sono batteri ubiquitari che vivono in ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi e fanghi ed ambienti umidi in genere. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, terme, ecc, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo.
La legionella può proliferare anche all’interno degli impianti dedicati all’aerazione artificiale (climatizzatori e deumidificatori) utilizzati soprattutto in questo periodo.
Come si può fare prevenzione?
La legionellosi viene normalmente contratta per via respiratoria, mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento.
Il contagio avviene respirando le goccioline d’acqua diffuse da docce, rubinetti e condizionatori.
E’ importante precisare, per evitare inutili allarmismi, che la malattia non si trasmette quindi da uomo a uomo, né bevendo o usando acqua per cucinare.
La prevenzione si basa essenzialmente sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti che comportano un riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione. È buona norma adottare misure preventive come la manutenzione e disinfezione di: impianti idro-sanitari, impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, piscine e vasche idromassaggio.
E’ importante negli ambienti di vita con presenza di persone far effettuare periodicamente da personale competente, un controllo microbiologico dell’acqua di circolo degli impianti e delle reti di emissione.
Ma per prevenire la malattia, oltre a tener presente questiaspetti, è necessario adottare uno stile di vita sano; tabagismo e abuso di alcool possono rendere più esposti alla possibilità di contrarre la malattia.
Le istituzioni nazionali ed europee hanno predisposto, in passato, linee guida per prevenire e controllare la formazione del batterio legionella negli impianti idrici e di condizionamento delle abitazioni e delle strutture pubbliche, in particolare quelle più sensibili, come ospedali, alberghi e ristoranti.