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Le 10 cose da fare per la sicurezza quando si apre un’attività

10 cose da fare

Le 10 cose da fare per la sicurezza quando si apre un’attività

Hai da poco aperto una nuova attività lavorativa e non sai da che parte girarti per assolvere a tutti gli obblighi previsti dalle normative? Allora non esitare e leggi con molta attenzione tutte le istruzioni che mi appresto a fornirti nelle righe che seguono: posso garantirti che, al termine di questa guida, sarai in grado di verificare tu stesso se la tua azienda rispetta o meno la normativa vigente.

Prima di cominciare e capire come assolvere i principali obblighi, è bene spendere qualche parola sulla normativa di riferimento, che le aziende e i loro lavoratori sono tenuti a rispettare. Il Testo Unico della sicurezza – Decreto Legislativo n. 81 del 09 aprile 2008 e s.m.i. che sostituisce completamente il precedente e ormai famoso D.Lgs. 626/94 e gli altri provvedimenti degli ultimi 50 anni in materia di tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, disciplina le principali regole relative alla sicurezza sul lavoro.

Nel corso degli anni le norme al riguardo si sono evolute, ma lo scopo principale resta sempre quello di garantire la sicurezza e la tutela della salute di chi lavora. La sicurezza non contempla solo l’ambito fisico ma anche quello psicologico del lavoratore, tutelandone anche il valore umano.

Il T.U. della sicurezza si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici e si applica ogniqualvolta vi sia la presenza di lavoratrici e lavoratori (indipendentemente dalla tipologia contrattuale), anche quando l’impresa è costituita in forma societaria Sas, Snc, Studio associato, Società Cooperativa, SRL, SPA ecc.

 

I 10 principali adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro per i Datori di lavoro sanciti dal T.U. della sicurezza;

Vediamo ora, le principali disposizioni obbligatorie per le nuove aziende con almeno un lavoratore;

  1. Elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi DVR – art.28.

Tutte le imprese con lavoratori, con qualsiasi tipo di contratto di lavoro, a partire dall’01 giugno 2013 devono avere in azienda il documento di valutazione dei rischi.

  1. Designare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP – art. 32 e art. 34.

Tale figura può essere interna o esterna all’azienda, ad esclusione di alcuni settori in cui obbligatoriamente deve essere interna. Nelle aziende fino a 30 dipendenti può coincidere con il datore di lavoro. Se interno, il datore di lavoro dovrà effettuare apposito corso di formazione di 16 ore, 32 o 48 a seconda del rischio aziendale (vedi classificazione ATECORI 2007 dell’attività su certificato camera di commercio).

  1. Designare e formare gli addetti alla gestione delle emergenze (prevenzione incendi, evacuazione e primo soccorso):
  • Addetto antincendio (corso di formazione di 4-8-16 ore a seconda della categoria di rischio) art. 46.
  • Addetto primo soccorso (corso di formazione di 12-16 ore a seconda della categoria di rischio) art. 45.
  1. Formare i lavoratori in merito ai rischi aziendali (FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA) – 37

Secondo l’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 formazione dei lavoratori, della durata di 8-12-16 ore a seconda della categoria di rischio dell’azienda (codice ATECORI).

  1. Informare i lavoratori sul diritto di eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza RLS – art. 47.

Per le aziende con meno di 15 dipendenti viene riconfermata la possibilità che venga eletto il Rappresentante Territoriale RLST nelle imprese che occupano oltre i 15 lavoratori il RLST opera qualora non sia stato eletto un rappresentante per la sicurezza aziendale.

Una volta eletto il RLS dovrà frequentare un corso di formazione della durata di 32 ore con aggiornamento annuale.

  1. Nominare il Medico Competente – art. 18 comma A

La valutazione dei rischi, determina la nomina o meno del medico competente.

  1. Formare i lavoratori che utilizzano particolari attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione – art.73

Secondo l’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 della durata che varia dalle 8 alle 16 ore a seconda della tipologia di attrezzatura (es. Carrelli elevatori, Trattori agricoli, PLE, Macchine movimento terra, Gru a torre o su autocarro ecc.)

  1. Effettuare la manutenzione dell’impianto elettrico e la verifica di messa a terra – DM 37/08 e DPR 462/01.

Il DPR 462/01 sancisce l’obbligo da parte di qualsiasi datore di lavoro di effettuare le verifiche periodiche dell’impianto di messa a terra della propria attività da parte di un organismo di ispezione abilitato dal Ministero delle Attività Produttive.

  1. Fornire ai lavoratori i Dispositivi di Protezione Individuali DPI e vigilare sul loro corretto uso ed utilizzo – art 18 lettera d.

Per DPI si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi per la salute o la sicurezza durante il lavoro (es. scarpe, caschi, visiere, occhiali, guanti, imbracature ecc.).

  • Se la vostra azienda esercita attività o servizi riguardanti il settore alimentare ricordatevi di predisporre il Piano di Autocontrollo HACCP.

Per concludere in bella, come si suol dire, voglio suggerirti l’ultima cosa da tenere sempre a mente;

La sicurezza sul lavoro non è mai un costo inutile, piuttosto, un investimento che fai sulla risorsa più importante della tua azienda: le persone.

Cerca di Informarti, acquisita una cultura e una morale sull’argomento.

Ricostruisci uno storico in azioni e adempimenti sulla materia, nel quale valuti in euro il risparmio su determinati costi e un aumento della produttività.

Stabilisci un budget annuale ragionevole, porta avanti un progetto di miglioramento sempre, non perché obbligatorio ma perché conveniente.

Solo dopo aver fatto tutto questo, potrai dirmi se vale la pena o no investire in sicurezza sul lavoro.

Se ti è piaciuto questo articolo puoi commentare o scrivermi sotto oppure scaricare l’infografica che SISTEMA SRL ha preparato per te, nella quale sono riassunti i principali obblighi normativi per non dimenticarne nemmeno uno.

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Guido Gatti

Laureato in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, costantemente preda della febbrile e incessante curiosità, ama valutare, pianificare ed erogare i servizi di consulenza e formazione alle aziende e ai loro dipendenti. Sempre pronto a nuove sfide. Si nutre di musica, libri ed esperienze.