Con le pause combatti lo stress e aumenti la produttività
Fare o non fare la pausa? E quando una pausa è di troppo? Anche se la tecnologia ci permette di essere (e ci vorrebbe) sempre connessi e “on the job” non è detto che questo aiuti la produttività, anzi.
Se in Svezia si sta sperimentando la giornata lavorativa di 6 ore perché quella di 8 è considerata improduttiva, mentre altri studi suggeriscono che passati i 40 anni di età non si dovrebbe lavorare per più di 4 giorni alla settimana, non è raro imbattersi in luoghi di lavoro in cui non fare pause, o addirittura pranzare alla scrivania sembrino medaglie al valore. Peccato che saltare le pause e pranzare al volo non facciano altro che:
- Ridurre la produttività
- Aumentare il rischio di errori umani e incidenti sul lavoro
- Influenzare negativamente la salute aumentando lo stress lavoro correlato e perfino favorendo l’obesità
In altre parole, se volete che la vostra azienda sia produttiva e ridurre assenze per infortuni e malattie dovete impegnarvi affinché i vostri dipendenti e le vostre dipendenti si organizzino una giornata lavorativa ben bilanciata tra impegni e pause.
Fare una “pausa” significa interrompere brevemente l’attività lavorativa che si sta portando avanti, con l’obbiettivo di riprendere al termine di un tempo ragionevole. Perché è importante? Quando siamo concentrati su una attività impegniamo un’area del nostro cervello denominata “corteccia prefrontale” che si occupa del pensiero logico, delle funzioni esecutive (per esempio, il problem solving) e di controllare e gestire la nostra motivazione. E’ fondamentale, dunque, che il nostro cervello sia adeguatamente sveglio e riposato per poterci permettere di fare tutte queste cose.
Ecco perché le pause ci fanno bene:
- Benessere fisico: specialmente se si è impegnati in lavori che richiedono di stare fermi in una determinata posizione (per esempio una scrivania o una postazione in piedi), dedicare pochi minuti a dei movimenti defaticanti può contrastare gli effetti negativi della sedentarietà oltre che dare alla mente lo spazio di riposarsi
- Memoria e apprendimento: le neuroscienze sanno da tempo che una delle funzioni del sonno è quella di consolidare i ricordi. Anche le pause, ovvero una forma di riposo da svegli, hanno la stessa funzione sia di influenzare positivamente le nostre funzioni di memoria che di favorire l’apprendimento di nuove nozioni o attività
- Benessere mentale: concedere alla propria mente dei momenti di riposo contribuisce positivamente a diminuire lo stress e a mantenere un buon equilibrio psico-emotivo, specialmente se si utilizzano le pause per bere e rifocillarsi con alimenti sani ed equilibrati che ridanno la giusta carica al nostro cervello.
Quali sono, dunque, delle pause sane che aiutano il nostro benessere e aumentano la produttività?
- Specialmente in caso di lavori statici, una passeggiata di pochi minuti oppure alcuni semplici esercizi di stretching o yoga
- Cambiare stanza e, se possibile, prediligere l’aria aperta e la luce naturale, l’effetto positivo della natura non è mai da sottovalutare
- Socializzazione o quiete: a seconda del tipo di ambiente di lavoro in cui si opera, può essere utile scambiare qualche parola con i colleghi o le colleghe senza alcuni riferimento a tematiche di lavoro, oppure, se l’ambiente è rumoroso, una stanza silenziosa può essere un ottimo modo per ricaricare le batterie mentali.